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veduta aerea del quartiere giardino nel secondo dopoguerra, si intravede tutta l area della fortezza pontificia |
fu il simbolo del potere e del dominio della Santa Sede dopo la devoluzione della dinastia estense, che avvenne alla morte del duca Alfonso II, nel 1597. La fortificazione fu voluta da Papa Clemente VIII per difendere la nuova provincia pontificia dai nemici interni e esterni. Infatti tre dei cinque bastioni difensivi erano rivolti verso la città. Per la costruzione della Fortezza, furono rasi al suolo interi quartieri, tra cui l’antico Borgo Superiore nato nel medioevo attorno al Castel Tedaldo, la delizia del Belvedere, e lo stesso Castel Tedaldo. In una trentina d’anni nacque una delle strutture difensive più moderne d’Europa. Al progetto lavorarono i migliori architetti e maestri di ingegneria militare del tempo, che terminarono il lavoro nel 1631 sotto il pontificato di Paolo V. La cittadella militare, ospitava un migliaio di persone tra soldati, ufficiali, maestranze e addetti al vettovagliamento.La vita si svolgeva attorno alla Piazza d’Armi, dove oggi sorgono lo stadio e l’acquedotto comunale, ed era dominata dall’imponente statua in marmo di papa Paolo V.
I bastioni “a punta di freccia” erano circondati da una larga fossa che, in caso di necessità, poteva essere allagata dalle acque del Po di Volano mediante un sistema di chiuse. Gli accessi al forte erano muniti di ponti levatoi e protetti da rivellini che schermavano il tiro dell’artiglieria nemiche. Dell’intera Fortezza, oggi rimangono solo i due bastioni di S. Paolo e S. Maria.
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Pianta della fortezza pontificia |
La fortezza non fu mai amata dai cittadini, in quanto vista come simbolo di arroganza nei confronti del popolo, infatti all’indomani dell’Unità d’Italia, nell’estate del 1859 e con l’arrivo della polvere da sparo da Bologna, vennero demoliti i tre bastioni rivolti verso la città, mentre quelli esterni vennero inglobati nella cerchia muraria. Solo nel 1914 iniziarono i lavori di riqualificazione dell’area della Fortezza. Sui bastioni sopravvissuti alla demolizione di fine Ottocento e alle bombe della seconda guerra mondiale, nel 2002 è stata collocata la statua di Paolo V. Fino alla seconda guerra mondiale la statua si trovava ancora al centro dell’antica Piazza d’Armi, ma se ne persero le tracce dopo i bombardamenti che colpirono Ferrara nell’inverno del 1944. Fu ritrovata nel
1949, durante la costruzione delle nuove strade del quartiere dell’acquedotto a due metri di profondità,interrata a causa dello scoppio di una bomba ma ancora intatta. Oggi si trova al centro dei bastioni della fortezza pontificia a ricordo e memoria del passato.
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Paolo V al centro di Piazza D'armi nella ex fortezza |